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Giovedì 31 agosto 2017, ospite della serata Mauro Bergonzi Arbitro internazionale di calcio.

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Dopo la cena Conviviale, il Presidente ha dato la parola al relatore, Mauro Bergonzi. Informale, semplice e diretto, Mauro Bergonzi rivela immediatamente quelle doti comunicative che, come spiega successivamente, sono essenziali per instaurare un rapporto di correttezza e reciproco rispetto con le squadre, spesso indisciplinate, e parecchie migliaia di tifosi euforici. L’arbitro decide al volo in uno scenario complesso, dopo avere corso per un’ora e mezza con gli atleti più forti ed allenati del pianeta, e deve reggere alla pressione psicologica di polemiche dietrologiche che finiscono subito sulle prime pagine dei giornali, ma non termineranno mai. Rispondendo alle domande dei numerosi Soci, sia noti tifosi che insospettabili Rotariani, spiega come la sua strepitosa carriera sia nata quasi per caso, crescendo poi sulla spinta di una passione e determinazione inesauribili: lo Sport è determinante per apprendere la disciplina, il sacrificio e concentrarsi sugli obiettivi da perseguire nella vita.

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Il VAR, Video Assisted Referee, con l’assistenza di Arbitri in regia che rivedono tutte le azioni, viene ora applicato sperimentalmente in modo molto invasivo, utilizzato con la giusta moderazione può confortare la serenità dei giudizi formulati in campo. La preparazione atletica e la fatica in campo sono durissime, ma non esistono supporti psicologici particolari: qui contano il carattere e l’esperienza individuali. All’estero, soprattutto nel Regno Unito, il gioco è più duro e non viene interrotto dai falli, mentre in Italia tutto è più bizantino e le frequenti polemiche e contestazioni (che non vengono affatto limitate da ostacoli linguistici) possono influenzare la carriera dell’Arbitro ed i suoi giudizi. I numerosi assistenti in campo e fuori, con il Quarto Uomo, rappresentano però un valido aiuto. Restrizioni e divieti sono invasivi e potrebbero oggi essere rilassati, come il rigoroso silenzio con i giornalisti. Giocatori e tifosi sono litigiosi e di parte al di la del lecito, ma devono essere dominati con la serietà e la coerenza. In questo contesto la strada per introdurre le donne nella carriera di arbitro è ancora lunga e difficile. Rimangono i ricordi, numerosi ed emozionanti, del Derby più difficile, dell’ultimo minuto di carriera in campo, delle decisioni più contestate e contro corrente e soprattutto il rispetto imperituro di tanti bravi giocatori e tifosi appassionati, conquistato a prezzo di grandi sacrifici e di una integrità morale che non hanno prezzo.