Giovedì 23 novembre scorso il Club ha avuto il piacere di ospitare come Relatrice l’Ing. Giulia Vernazza, Project Manager del Polo Logistico Vernazza, che ha presentato il progetto che sta guidando di re-industrializzazione e sviluppo delle aree ex Tirreno Power.
Con grandi competenza e passione Giulia ha descritto come sta avvenendo la riconversione di un’area di circa 300.000 metri quadrati (circa 42 campi da calcio!), acquistata nel 2020 e precedentemente occupata dalla centrale termoelettrica, in un polo logistico e centro di formazione per la movimentazione industriale. I lavori di costruzione del polo logistico sono iniziati nel 2022 e dovrebbero essere completati entro il 2024.
Giulia ha ben esposto come la conversione dell’area del Polo Logistico Vernazza sia un esempio virtuoso di come sia possibile riutilizzare e recuperare materiali e risorse, evitando sprechi e contribuendo alla tutela dell’ambiente. In particolare, il progetto prevedeva il riuso di tutti i materiali e le attrezzature presenti nell’area dell’ex centrale termoelettrica e così è stato fatto. I materiali sono stati smontati e rimessi sul mercato, principalmente estero. Ad esempio il tappeto di gomma del carbodotto, il nastro trasportatore che era utilizzato per il trasporto del carbone, è stato venduto in Pakistan dove verrà impiegato per la produzione di suole per scarpe.
In questo modo è stata evitata la produzione di rifiuti contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del progetto.
Inoltre il polo logistico è progettato e costruito secondo i principi dell’economia circolare con l’utilizzo di materiali riciclati e sostenibili e l’adozione di sistemi di efficienza energetica che contribuiscono a ridurre il consumo di energia.
Il Polo Logistico Vernazza è dunque un esempio di come sia possibile coniugare sviluppo economico e sostenibilità ambientale. Le aree realizzate e le infrastrutture che verranno in esso posizionate saranno messe a disposizione di aziende di diversa natura che potranno operare in stretta prossimità ai porti di Vado Ligure e Savona, alla rete ferroviaria e alla direttrice autostradale.